Minima Immoralia #56
8 novembre 2008
Da vent’anni le mie povere orecchie sentono sempre le stesse domande riguardo mio padre. Si parte con un innocuo “…E tuo padre?” e alla risposta “Non ho padre” la mente umana (quella altrui) formula ogni sorta di tesi, ipotesi, corollario e pone domande che vengono poste per saziare la curiosità, senza ledere la mia sensibilità. La domanda più insulsa mi fu posta tempo fa da una ragazza: “Ma ora che sei maggiorenne non vorresti sapere chi sia tuo padre?”. La mia risposta fu: “Se sono riuscito ad arrivare alla maggiore età senza conoscere l’identità di mio padre, non vedo perchè devo rovinare questo progetto di crescita fino alla senilità”. A volte vorrei essere un geco per arrampicarmi sui muri e nascondermi tra le fessure, ma non essendolo, da un po’ di tempo mi limito a rispondere con un semplice “E’ morto”.