Minima Immoralia #44

31 ottobre 2008

One Dedica à: Fabrizio de André

Trascivo qui una sua canzone, forse dedica più giusta e sensata di mille e mille parole: Jamin-a. Uno dei testi più belli che siano stati scritti in onore delle prostitute.

Lengua ‘nfeuga Jamin-a lua de pelle scûa 
cu’a bucca spalancà 
morsciu de carne dûa 
stella neigra ch’a lûxe 
me veuggiu demuâ 
‘nte l’ûmidu duçe 
de l’amë dû teu arveà 
ma seu Jamin-a 
ti me perdunié 
se nu riûsciò a ésse porcu 
cumme i teu pensë
destacchete Jamin-a 
lerfe de ûga spin-a 
fatt’ammiâ Jamin-a 
roggiu de mussa pin-a 
e u muru ‘ntu sûù 
sûgu de sä de cheusce 
duve gh’è pei gh’è amù 
sultan-a de e bagasce 
dagghe cianìn Jamin-a
nu navegâ de spunda 
primma ch’à cuæ ch’à munta e a chin-a 
nu me se desfe ‘nte l’unda 
e l’ûrtimu respiu Jamin-a
regin-a muaé de e sambe 
me u tegnu pe sciurtï vivu 
da u gruppu de e teu gambe

Lingua infuocata Jamina 
lupa di pelle scura 
con la bocca spalancata 
morso di carne soda 
stella nera che brilla 
mi voglio divertire 
nell’umido dolce 
del miele del tuo alveare
sorella mia Jamina 
mi perdonerai 
se non riuscirò a essere porco 
come i tuoi pensieri 
staccati Jamina 
labbra di uva spina 
fatti guardare Jamina 
getto di fica piena 
e la faccia nel sudore 
sugo di sale di cosce 
dove c’è pelo c’è amore 
sultana delle troie 
dacci piano Jamina 
non navigare di sponda 
prima che la voglia che sale e scende 
non mi si disfi nell’onda 
e l’ultimo respiro Jamina
regina madre delle sambe 
me lo tengo per uscire vivo 
dal nodo delle tue gambe

Minima Immoralia #43

31 ottobre 2008

Argomenti intelligenti per bambini deficienti (so già che la persona da me incastrata per questa conversazione mi odierà a morte più di quanto già non faccia… beh, c’est la vie!)

Personaggi: “?”! e J.

J.: Chi si dicia? (trad.: Che mi racconti?)
“?”!: Nulla, stavo vedendo su AnnoZero gli scontri che ci sono stati a Roma tra gli studenti: che casino!
J.: Ah sì! Hanno fatto bene a rompere le sedie di quei ladri del bar, mi hanno fatto pagare un caffè 6 euro, gli sta bene.

Promemoria: la prossima volta aprire un discorso sui filmini amatoriali di Pamela Anderson.

Minima Immoralia #42

30 ottobre 2008

Più che Sessantotto, mi ricorda il Biennio Rosso. Sperando che non arrivi il Venerdì Nero.

Minima Immoralia #41

30 ottobre 2008

La bella madunina che brilla de luntan sarà anche bella, ma pensare che intorno a lei ci sono chilometri quadrati di nebbia mi vien difficile localizzarla.

I veri attori sono come dei fantasmi. Vuoti e invisibili, che trascendono in loro stessi l’intero universo: non è forse questo uno dei tanti modi per vivere sereni?

Minima Immoralia #39

29 ottobre 2008

Hanno ragione a dirmi che sono ipocondriaco: la scorsa settimana avevo un formicolio al braccio e subito ho pensato a un infarto. Immediatamente mi son reso conto che era quello destro ad averlo. In quel momento ho pensato allora vuol dire che ho il cuore a destra.

Minima Immoralia #38

29 ottobre 2008

I professori alle medie mi reputavano un mezzo idiota dedito a trastullare la mente con giochi matematici privi di senso e disegnini geometrici: sono stati i tre anni più brutti della mia vita. Eppure da questa storia ho capito che le capacità di una persona sono puramente soggettive, come la temperatura di cottura della pastina o il dosaggio di zucchero per una torta.

Minima Immoralia #37

29 ottobre 2008

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Costituzione Italiana, Principi Fondamentali: articolo 3, comma 2

Non voglio essere polemico, ma solitamente le leggi che vanno contro la Costituzione non devono essere rimosse immediatamente o almeno modificate per non andare in contrasto con essa?

Minima Immoralia #36

28 ottobre 2008

Ogni volta che mi metto a lavoro per scrivere un breve racconto sentimentale non può non venirmi in mente il film Brazil e la sua dannata colonna sonora. E’ lì che tra la nebbia le note dolcemente malinconiche di quella canzone mi spingono ogni volta ad amarla, e a vedere tre volte di fila in una giornata il film. Non posso farne a meno.

Minima Immoralia #35

27 ottobre 2008

La spiegazione più efficace della teoria delle superstringhe la ascoltai mesi fa a casa di un mio amico da suo padre. Immagina l’Universo come formato da fette di prosciutto. All’inizio sono tutte disposte in modo piatto, liscio, senza una dimensione, ma non appena una inizia a muoversi, tutte le altre si muovono e danno una dimesione all’Universo. Chissà se anche le vite rispettino la teoria delle superstringhe. Ho potuto constatare negli anni che sicuramente ogni essere umano è come una fetta di prosciutto, che si attorciglia in milioni di pieghe per non far notare la sua trasparenza se messa alla luce del sole, e di come un piccolo movimento di una singola fetta provochi un movimento di massa per un intero etto. E’ forse una metafora un po’ strana, e appetitosa se qualcuno si degnerà a leggere questo post durante l’ora di pranzo, ma dopo migliaia di anni di letteratura e di scienze, dopo migliaia di anni di cultura, trovare qualcuno che paragoni l’Universo ad uno stabilimento di prosciutti ancora non l’ho trovato.