Scrivere

30 aprile 2010

E’ una magra consolazione quando ascolti parole mangiate da orsi feroci.

Sono Un Coglione

30 aprile 2010

Niente fiori, ma opere di bene.

Un Post Di Mille Eoni

29 aprile 2010

L’istinto di esprimere, la necessità di rimanere
nel dove e nel quando.

Inventarmi

29 aprile 2010

Per non andare a dormire la notte sognando i luoghi desolati dove io, solo io, anche io, nient’altro che io, posso guardare come un idiota per ore e ammirare la loro inutile bellezza. Un tempo sognavo un immenso negozio di giocattoli dove esisteva qualsiasi tipo di trastullo creato dal genere umano in ogni dove e in ogni quando: dal piu’ piccolo goban alla console con tredici processori sviluppati dalla NASA. Qualche volta, nei rari casi in cui l’insonnia dimentica di andare a lavoro, mi capita di sognarla, ma il suo interno e’ divenuto nientaltro che lo scheletro di me stesso. Un ammasso di cemento, vetro e ferro che al primo fuoco sara’ pronto a contorcersi come il salone universale di Parigi. Non ho più bisogno di certezze, dopo anni preferisco alla lunga le illusioni, ma anche quelle iniziano a crollare.

Atea, Mistica Meccanica

17 aprile 2010

Capita che i membri della razza umana siano sempre in coppia, nel bene o nel male. Li vedi per strada, all’uscita da teatro: chi parla, chi canta, chi si tiene per mano, chi ride e chi piange, chi sta con l’amore di una vita e chi la vita l’ha confusa con l’amore. Li vedi che magari si stacchino per un attimo dal loro partner: il tempo di una telefonata o per chiedere una sigaretta. E te che stai lì, con la tua in mano e le cuffie che ti infilano dentro Alive dei Pearl Jam cammini nel senso opposto a quella tribù: fumi, te li studi per bene uno per volta, magari qualcuno ti saluta perché ti conosce, vorresti parlarci un po’, ma non hai nessun argomento da spartire con lui. So close, so far. Qualche ora prima eri con la tua combriccola in Piazza dei Cavalieri a suonare e bere, ma adesso solo una cosa ti rende diverso da tutta quella folla e dai tuoi amici, perché anche loro, nel bene o nel male, sono accucchiati con qualcuno, che sia l’amico l’amante il fratello la sorella o lo stronzone di turno che si avvicina con la chitarra e i suoi amici. Perché tu sei solo? ti ripeti a mo di mantra mentre cammini, fumi, e ti studi per bene ogni gesto e sensazione che gli altri fanno trasudare come le tossine dai pori della pelle e mentre Ed Vedder ti dice

Who answers? Who answers?

A Volte Ritornano

14 aprile 2010

Come gli zombie:
i piccioni che scansi a calci,
Povia,
i preti pedofili,
Maurizio Gasparri,
la gente che ti ruba il posto sul treno,
la gente che ti sbatacchia sull’autobus e non chiede scusa,
le ex mogli e fidanzate

qualsiasi cosa
purché sia trapassata
e morta
ritorna sempre:
come gli zombie

c’è solo un modo
per risolvere tali
ritorni di fiamma:
sparargli in testa.

Complimenti

12 aprile 2010

Ieri per la prima volta in tutta la mia vita una ragazza mi ha detto che con il monociglio (un classico della mia persona da quando ho 13 anni) sto una meraviglia: mia cugina.

Come smadonnare su Pokemon Diamante perché tuo cugino usa solamente quelli leggendari al livello 100.
Come mangiare la pizza margherita del forno dei fratelli Carotenuto all’una meno un quarto di notte.
Come piazzarsi sulla poltrona di tuo zio a mo’ di avvoltoio mentre guarda la partita della sua squadra sperando che quell’Inter perda ed esca dalla Champions, ma ciò non avviene mai quindi ti gusti il fatto che in semifinale avrà il tuo amato Barcellona.

C’erano cose che mi mancavano, e altre che non mi sono mai mancate perché hanno assunto la tipologia di rituale da poco tempo o non lo sono mai state.

Come scroccare le sigarette a mia madre, delle schifosissime MS bionde che non appena fumi una Marlboro, come direbbe il Vecio, è come se ti fumassi un cannone.
Come andare al bar con i soliti quattro stronzoni e invece del solito cornetto al cioccolato e cappuccino prendi un Jack Daniel’s.
Come giocare contro un 2110 su chess.com che si vanta di aver vinto giocatori ben più forti di lui e sparargli dritto in bocca un matto in due.
Come andare su Facebook e trovare il primo link decente dopo un anno e mezzo di iscrizione al sito: un’ode all’ubriacarsi di Baudelaire.
Come cantare a cazzo di cane Emilia Paranoica, Punk Islam e Mi Ami? con la ex del tuo migliore amico e ridere a crepapelle quando discutono che sembrano veramente due divorziati.

Come scrivere post malinconici simili a quelli dei bimbominkia per non andare a letto, perché domani è un altro giorno sì, ma che palle non poterlo salutare di prima mattina.

era stato inaugurato nemmeno da quattro giorni, quando il tetto crollò a causa di quattro gocce d’acqua. Come il traffico per Palermo, il problema di Messina è la pioggia.

Tristezza

1 aprile 2010

Pasqua mi mette sempre tanta tristezza.